ORARI DI APERTURA: DAL LUNEDÌ AL SABATO 8:30 – 12:30 E 14:30 – 18:30; DOMENICA 8:30 -12:30

E’ DISPONIBILE L’OLIO DEL NUOVO RACCOLTO  2023

Tradizione e innovazione

DA QUASI CENT’ANNI LA NOSTRA AZIENDA SEGUE TUTTO IL CICLO PRODUTTIVO, INTEGRANDO LE TECNICHE TRADIZIONALI CON UN CONTINUO INVESTIMENTO NELLE NUOVE TECNOLOGIE PER OTTENERE OLIO DI ALTISSIMA QUALITÀ.

Il nostro olio extra vergine di oliva viene prodotto nei due frantoi di proprietà: uno tradizionale e l’altro a ciclo continuo, ed entrambi utilizzano il sistema di frangitura con molazze in granito per garantire la spremitura a freddo.

Le fasi della lavorazione

La raccolta

LA RACCOLTA DELLE OLIVE VIENE ANCORA EFFETTUATA CON IL TRADIZIONALE SISTEMA DELLA “BRUCATURA A MANO”.

Sotto gli olivi vengono stese delle reti, sulle quali i contadini con dei “pettini” faranno cadere le olive per essere poi unite in apposite casse di plastica, per garantire una corretta aerazione dei frutti.

La molitura

LE OLIVE, UNA VOLTA ARRIVATE IN FRANTOIO DOPO NON PIÙ DI 24 ORE DALLA RACCOLTA, VENGONO DEFOGLIATE, LAVATE CON ACQUA FREDDA E LENTAMENTE MACINATE CON LE TRADIZIONALI MACINE IN GRANITO CHIAMATE “MOLAZZE”.

In circa 20 minuti di lavorazione si ottiene così una pasta pronta per passare alla fase successiva.

La pressa
e il decanter

A QUESTO PUNTO DELLA LAVORAZIONE, NONOSTANTE SIANO STATE A LUNGO MACINATE, LE OLIVE NON HANNO ANCORA LASCIATO USCIRE IL LORO PREZIOSO CONTENUTO.

Nel Frantoio tradizionale le olive ridotte in pasta vengono dosate sui “fiscoli”, dei dischi di nylon intrecciati che vengono accatastati sui carrelli e poi avviati sotto i torchi per essere pressati molto lentamente. Nel Frantoio a ciclo continuo la pasta delle olive viene gramolata e poi introdotta nel decanter che con un movimento centrifugo separa la parte solida da quella liquida.

Il separatore

DALLE FASI PRECEDENTI ESCE UN LIQUIDO SCURO COMPOSTO DA ACQUA E OLIO, INFATTI COME TUTTI I FRUTTI LE OLIVE CONTENGONO ACQUA IN PERCENTUALE DEL CIRCA 40/45%.

L’olio è in percentuale media del 15/20%, mentre il rimanente 40% è un residuo chiamato “sansa”, che rimane nei fiscoli e viene poi usato come combustibile. Come ultima fase della lavorazione c’è la separazione del mosto oleoso mediante un separatore centrifugo che divide l’olio dall’acqua.

Lo stoccaggio

UNA VOLTA USCITO DAL SEPARATORE, L’OLIO VIENE LEGGERMENTE FILTRATO CON FILTRI A COTONE, PER TOGLIERE LE ULTIME IMPURITÀ RIMASTE.

Viene quindi raccolto in cisterne sotterranee in acciaio, dove sarà conservato per tutto l’anno a temperatura costante. Durante l’anno viene poi imbottigliato ed avviato alla vendita.

Le fasi della lavorazione

La raccolta

LA RACCOLTA DELLE OLIVE VIENE ANCORA EFFETTUATA CON IL TRADIZIONALE SISTEMA DELLA “BRUCATURA A MANO”.

Sotto gli olivi vengono stese delle reti, sulle quali i contadini con dei “pettini” faranno cadere le olive per essere poi unite in apposite casse di plastica, per garantire una corretta aerazione dei frutti.

La molitura

LE OLIVE, UNA VOLTA ARRIVATE IN FRANTOIO DOPO NON PIÙ DI 24 ORE DALLA RACCOLTA, VENGONO DEFOGLIATE, LAVATE CON ACQUA FREDDA E LENTAMENTE MACINATE CON LE TRADIZIONALI MACINE IN GRANITO CHIAMATE “MOLAZZE”.

In circa 20 minuti di lavorazione si ottiene così una pasta pronta per passare alla fase successiva.

La pressa e il decanter

A QUESTO PUNTO DELLA LAVORAZIONE, NONOSTANTE SIANO STATE A LUNGO MACINATE, LE OLIVE NON HANNO ANCORA LASCIATO USCIRE IL LORO PREZIOSO CONTENUTO.

Nel Frantoio tradizionale le olive ridotte in pasta vengono dosate sui “fiscoli”, dei dischi di nylon intrecciati che vengono accatastati sui carrelli e poi avviati sotto i torchi per essere pressati molto lentamente. Nel Frantoio a ciclo continuo la pasta delle olive viene gramolata e poi introdotta nel decanter che con un movimento centrifugo separa la parte solida da quella liquida.

Il separatore

DALLE FASI PRECEDENTI ESCE UN LIQUIDO SCURO COMPOSTO DA ACQUA E OLIO, INFATTI COME TUTTI I FRUTTI LE OLIVE CONTENGONO ACQUA IN PERCENTUALE DEL CIRCA 40/45%.

L’olio è in percentuale media del 15/20%, mentre il rimanente 40% è un residuo chiamato “sansa”, che rimane nei fiscoli e viene poi usato come combustibile. Come ultima fase della lavorazione c’è la separazione del mosto oleoso mediante un separatore centrifugo che divide l’olio dall’acqua.

Lo stoccaggio

UNA VOLTA USCITO DAL SEPARATORE, L’OLIO VIENE LEGGERMENTE FILTRATO CON FILTRI A COTONE, PER TOGLIERE LE ULTIME IMPURITÀ RIMASTE.

Viene quindi raccolto in cisterne sotterranee in acciaio, dove sarà conservato per tutto l’anno a temperatura costante. Durante l’anno viene poi imbottigliato ed avviato alla vendita.

frantoio

Il Frantoio

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